Premessa


    PREMESSA
Non sono poche le motivazioni che mi hanno portato a realizzare la tesi di laurea su un argomento personalmente non indifferente, come il progettare sul territorio a cui sono legato dalla nascita, confrontandomi con la mia grande passione per la storia. Da anni lavoro per aumentare la mia conoscenza sui luoghi che mi circondano, posso dire che sono anni che rifletto sui temi proposti in seguito. Le esperienze della mia vita mi hanno portato a maturare in maniera non indifferente, sempre e forse troppo pedante, ma mai senza la voglia di fare qualcosa in più. Questo lo devo a mio Padre e mia Madre, che mi hanno donato la possibilità di studiare senza mai smettere di credere in me, senza farmi mai mancare il loro supporto. Ringrazio il resto della mia famiglia che mi hanno comunque aiutato per raggiungere questo traguardo che sembrava così lontano.
Le tante avventure e serate passate assieme ai miei tanti amici durante questi anni, da una banale cena alle più disperate peripezie inventate; le mille e più iniziative intraprese e portate a conclusione. Le rocambolesche discussioni fatte con tutti. I tanti vecchi e nuovi amici che durante questi anni si sono aggiunti al mio percorso, sono stati fondamentali per me: non posso fare altro che dedicargli un grazie.
Tante le persone che dovrei ringraziare, sopratutto la Prof.ssa Sara De Maestri che mi ha supportato e altre volte ha sopportato le mie mancanze; la Sua guida è stata fondamentale per questo mio percorso di tesi. Ma anche il Comune di Albenga e gli uffici della Soprintendenza che sono stati sempre disponibili. Inoltre non posso non ringraziare i compagni di corso di Laurea.
Ma...
Se devo riflettere su cosa resterà dopo che avrò discusso la mia tesi, penso, ed ho paura, che molto del lavoro fatto possa andare sprecato. Tra le esperienze che più mi hanno permesso di aprire la mente, la principale mi è stata data dalla vittoria di una borsa di studio per partecipare ad una serie di giornate di conferenze a Wikimania ad Haifa, in Israele, durante il convegno mondiale delle varie associazioni che lavorano per espandere il sapere libero nei vari capitoli di Wikipedia. Il poter ascoltare e riflettere su molte, moltissime discussioni, mi porta ora alla mia scelta più ovvia, il donare questa mia opera al mondo, pubblicandola gratuitamente, anche su wikipedia. Tra i personaggi che ho avuto il piacere di conoscere, anche se non direttamente, uno tra tutti mi ha affascinato: Aaron Swartz. Un vero e proprio nerd, ragazzino superintelligente, capace di fondare uno dei principale social network. Un ragazzo che a soli 26 anni si è suicidato per una forte depressione dopo che si è visto imputato in una causa legale con l'accusa che lo avrebbe portato ad una condanna a 35 anni di carcere e a pagare 1 milione di dollari. La colpa di questo ragazzo era stata di collegare un PC ad una presa ethernet del MIT di Boston, scaricare e rendere di pubblico dominio 4,5 milioni di articoli di ricerca scientifica.
Oggi, sopratutto in ambiente accademico, wikipedia viene spesso sconsigliata, perché chiunque può accedervi e scrivere ciò che vuole. Ma basta informarsi un pochettino perché si scopre che gli studi fatti su di essa hanno portato a evidenziare che ci sono meno errori se paragonata alla migliore enciclopedia esistente, la Britannica. Aaron aveva dimostrato, a differenza di quello che si credeva prima, che la maggior parte dei contenuti viene redatta da moltissime persone, e solo poche hanno un ruolo di controllo. Oggi, anche in Italia, si cerca spesso di censurarla per le più diverse motivazioni (privacy, diritto all'oblio, copyright..), ma questo successe anche negli USA, dove Swartz fu uno dei più grandi combattenti per la difesa del sapere libero online, tanto che oggi, quando lo si chiede a qualcuno del Congresso, questo si lamenta e scuote la testa, come se fosse tutto un brutto sogno che stanno cercando di dimenticare. Volevo dedicare questo volume a lui, ed ai tanti che ieri, oggi e domani non solo si mettono dietro a uno schermo a scrivere qualcosa 5 minuti, ma dedicano la loro vita alla diffusione del sapere libero.


Rifletti attentamente su ogni cosa.
Non fare scelte perché sono la giusta via
o perché è ciò che i tuoi amici dicono.
Pensa alle conseguenze, pensa alle alternative,
ma più importante, basta che pensi.

Aaron Swartz


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