Prefazione


Al momento di decidere quale fosse l'argomento da trattare per realizzare la tesi, non ho avuto molti dubbi, perché da anni il mio studio extra-universitario era puntato sul territorio che mi ha visto crescere. In questo mio percorso, sono rimasto molte volte stupito dal fatto di come un posto, oggi via di mezzo tra cittadina e paesotto, abbia così tanti lati storici nascosti che solo recentemente sono stati riscoperti e riproposti. Stupito che lo stemma della città di Albenga nasca dall'epoca della prima crociata, quando con la propria marina ha partecipato all'impresa, oppure che le sue torri, di cui oggi molte sono rimaste monche, siano pressoché uniche in un vasto territorio, di come la guglia della torre della Cattedrale si rifà direttamente allo stile arabo dovuto ai rapporti commerciali che la città intratteneva con l'altra sponda del Mar Mediterraneo, o che il Piatto blu, scoperto solo pochi anni fa, è proveniente dall'Egitto e che è un esemplare unico nel suo genere per tutto l'occidente. Oggi, centro periferico e provinciale, un tempo centro di un vastissimo territorio che aveva scambi commerciali e culturali con tutto il Mediterraneo. Tra questi senza dubbio vi è l'Anfiteatro romano, uno scavo archeologico che, se non si sa dove sia, diventa impossibile trovarlo; basti pensare che durante il mio percorso di tesi, quando parlavo con alcuni amici dell'argomento, non pochi rimanevano stupefatti dal nel sentire che Albenga ne avesse uno.
L'impegno profuso ora, nell'elaborazione di questo mio studio non nasce qualche mese fa nello scartabellare libri, ma alcuni anni or sono quando iniziai ad esserne affascinato dal contesto che mi circondava.

In seguito vi illustrerò le basi della mia ricerca e lo sviluppo di questi mesi.

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