Il Polo culturale de 'Il Monte'


Concept dell'intervento
La città e il territorio di Albenga, si prestano a quella definizione comune di tante realtà italiane: museo a cielo aperto. E' banale camminare per la città ed imbattersi nei resti di qualche chiesa, terme, acquedotto, villa, anche al di fuori del centro storico. Tuttavia i reperti che sono stati ritrovati nelle varie campagne di scavo sono oggi situati in ambienti all'interno del centro storico, di proprietà di privati o di qualche ente. Non sono pochi gli spazi dove questi si accumulano, oltre ad altri stipati e chiusi in cantine. Gli spazi oggi destinati ad ospitare musei e sale espositive non sono altro che palazzi nobiliari convertiti a nuove funzione, inadeguati per forma e servizi.
L'idea è quella di creare in una zona distaccata dal centro, un polo culturale che possa ospitare un museo adeguato alla storia di Albingaunum, un centro per esposizioni temporanee e sale poliedriche che possano ospitare laboratori, conferenze, biblioteche o quello di cui si necessita. Si andrà a creare un percorso museale che partendo dalla preistoria termini con la fine del mondo classico. Non viene considerata l'esigenza di inserire all'interno del museo uno spazio per ospitare i manufatti medievali, rinascimentali o dei secoli successivi, perché sarebbero estranei ad un contesto incentrato e ispirato alla Roma antica.
Nasce spontanea l'idea del recupero dell'anfiteatro, andando ad edificare nella zona priva di resti archeologici una struttura capace di ospitare spettacoli e concerti. Un complesso che possa ricreare sul territorio il volume e le proporzioni che l'anfiteatro romano poteva avere. Visto che la zona dove andiamo ad operare è delicata se ne consideriamo l'impatto visivo, si decide di disegnare un museo ipogeo lungo il fianco della montagna, e proporre la costruzione di uno spazio teatrale, di dimensioni dimezzate rispetto all'anfiteatro ma con la sua stessa altezza.


Planimetria dello stato di progetto. Vengono evidenziati in rosso gli oggetti dell'intervento, il museo, il teatro e il percorso d'accesso all'area; in blu la chiesa e l'abbazia di San Martino; in rosso chiaro rigato la via Iulia Augusta. I resti dell'anfiteatro che emergono sono contrassegnati con un blu scuro. Sull'area sono presenti due edifici che verranno demoliti contrassegnati in giallo. 



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