Concept dell'intervento |
L'idea è quella di creare in una zona distaccata dal centro, un polo culturale che possa ospitare un museo adeguato alla storia di Albingaunum, un centro per esposizioni temporanee e sale poliedriche che possano ospitare laboratori, conferenze, biblioteche o quello di cui si necessita. Si andrà a creare un percorso museale che partendo dalla preistoria termini con la fine del mondo classico. Non viene considerata l'esigenza di inserire all'interno del museo uno spazio per ospitare i manufatti medievali, rinascimentali o dei secoli successivi, perché sarebbero estranei ad un contesto incentrato e ispirato alla Roma antica.
Nasce spontanea l'idea del recupero dell'anfiteatro, andando ad edificare nella zona priva di resti archeologici una struttura capace di ospitare spettacoli e concerti. Un complesso che possa ricreare sul territorio il volume e le proporzioni che l'anfiteatro romano poteva avere. Visto che la zona dove andiamo ad operare è delicata se ne consideriamo l'impatto visivo, si decide di disegnare un museo ipogeo lungo il fianco della montagna, e proporre la costruzione di uno spazio teatrale, di dimensioni dimezzate rispetto all'anfiteatro ma con la sua stessa altezza.
Planimetria dello stato di progetto. Vengono evidenziati in rosso gli oggetti
dell'intervento, il museo, il teatro e il percorso d'accesso all'area; in blu la chiesa e
l'abbazia di San Martino; in rosso chiaro rigato la via Iulia Augusta. I resti
dell'anfiteatro che emergono sono contrassegnati con un blu scuro. Sull'area sono
presenti due edifici che verranno demoliti contrassegnati in giallo.
Nessun commento:
Posta un commento