Il contesto


Il contesto è da considerarsi nel suo duplice aspetto urbanistico e naturalistico, trascurando comunque la parte archeologica, già ampiamente descritta in
precedenza.
La zona è cosparsa di macchia mediterranea, con terrazzamenti coltivati ad oliveti e vigneti. Nel lotto sono presenti diversi cipressi e pini. Dalla spianata si alterna la vista del mare o delle campagne coltivate di Albenga, che fanno percepire poco la presenza dell'uomo. Un prato verde attornia la zona, assieme a siepi che recintano le proprietà private e lo scavo stesso. Da lontano, sia guardando il sito dal mare che da terra, la collina si presenta ricca del verde sopra descritto, il che da a chi guarda la sensazione che lì mai possa essere esistito nessuna struttura di tale mole.
 
Contesto naturalistico. 
Sia attorno all'anfiteatro 
che sulla via Iulia Augusta 
si alternano la presenza di uliveti e di vigneti 


Percorrendo la via Julia Augusta si ha la sensazione di essere immersi in un paradiso naturale, conservato nel tempo. Tranne alcuni brevi tratti percorsi da auto di residenti, la strada viene principalmente vissuta da chi va a fare una scampagnata o dell'attività sportiva. La Via passa accanto ai resti dell'antica necropoli, che vengono percepiti, da chi ignora la loro esistenza, come vere e proprie scoperte, vista la scarsa promozione da sempre fattagli; solo in epoca recente è stata affissa della cartellonistica che spiega il tipo di struttura che si ha dinnanzi. Tutti i siti sono attorniati da vegetazioni spontanea, e raramente da qualche appezzamento coltivato ad uliveto. Dopo qualche centinaio di metri, la zona carrabile si ferma, e solo biciclette o pedoni possono proseguire il tragitto della via Julia Augusta, che si fa più accidentato dove in alcune zone gli alberi arrivano a fare da tetto alla via.

Il sito dell'anfiteatro è raggiungibile percorrendo una strada in terra battuta dopo aver abbandonato una vicinale asfaltata. Lungo tale tragitto è scarsa la presenza di edifici, fatto salvo per il Pilone romano o per la presenza di alcune cancellate d'accesso ad alcune abitazioni, tra le quali l'antica abbazia di San Martino. Sull'omonima collina sono presenti alcuni edifici di civile abitazioni su due piani nel tipico stile della villetta, ad alcune delle quali si ci accede direttamente percorrendo la via Julia Augusta. I terreni su cui sorge l'anfiteatro sono in comune con l'antica chiesa di San Martino, oggi trasformato e convertito in un agriturismo.
Dopo qualche chilometro la strada romana interseca un'arteria che la unisce con l'Aurelia, tuttavia ad oggi, il passaggio risulta essere serrato. La via Julia Augusta torna ad essere percorribile con le automobili fino ad arrivare nella frazione di Solva della vicina città di Alassio.


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