- Ottomila soldati sbarcano sulla piana nel 1524;
- Francesco I di Francia nel 1525 si fermerà per più di un mese;
- l'imperatore Carlo V nel 1536;
- Emanuele Filiberto I di Savoia nel 1560;
- i principi di Boemia nel 1564
Per
finire questo periodo nel 1564 straripa il fiume Centa distruggendo
strutture e raccolti. Il vescovo
Luca Fieschi
profuse tutto il suo patrimonio per la ricostruzione di gran parte
della città.
Il
3 aprile 1569, il vescovo Carlo
Cicada
istituisce il seminario vescovile. Nel 1623, su un lascito di Giò
Maria Oddi,
dottore in legge, viene aperto un collegio e le scuole superiori, che
permettono l'accesso all'Università. Questa struttura si amplierà
nel corso dei secoli andando a formare Palazzo
Oddo
che ospiterà fino al 1940 il Collegio
Oddi.
Figura
10: Affresco ritrovato nella chiesa di San Maria in Fontubus
raffigurante Albenga nel 1628
|
Per
la successione del Monferrato nel 1625 anche Albenga viene coinvolta:
l'esercito piemontese in conflitto con Genova occupa Albenga
sottoponendola a maltrattamenti per alcuni mesi; anche nel conflitto
tra Genova e il Piemonte del 1672 la città sarà di nuovo occupata
diventando il centro delle azioni belliche dei piemontesi contro la
repubblica di Genova. Le continue sopraffazioni subite da Albenga
portarono la città ad
un indebolimento. In quest'epoca arriva la prima rivoluzione
industriale che porterà molti albenganesi ad abbandonarla per andare
a lavorare nelle fabbriche cittadine.
cciano nuove strade e impongono che i cimiteri siano fuori dai centri abitati. La Repubblica di Genova vede la sua fine nel giugno del 1797 e viene subito proclamata la Repubblica Ligure. Albenga
Per
due anni, nel 1744 e nel 1745, nella piana risiedettero due
reggimenti spagnoli che occuparono alcuni palazzi, oratori e chiese.
Ridussero la città ad una sorta di magazzino per le truppe dirette
verso Milano. Si conta che nel comprensorio passarono più di 40.000
uomini e 14.000 cavalli. Il Re di Spagna,
Filippo
V,
dimorò per diversi giorni nella città risiedendo nel palazzo di
Damiano
D'Aste,
mentre principi, generali e il resto della corte si sistemarono in
altri palazzi cittadini.
Figura 12: Rilievo della città di Albenga e del suo territorio - Matto Vinzoni - 1751 |
Il
21 luglio 1746, il marchese del Piemonte Filippo
Del Carretto
invase la vicina Cisano, con un contingente di 1500 uomini. Albenga
chiamò alle armi gli uomini da Finale Ligure a Porto Maurizio sotto
il comando del capitano comandante Gio
Agostino Oddi.
Vennero radunati più di 1.200 uomini. La battaglia avvenne a
Zuccarello.
Il
Marchese, assieme a 26 ufficiali e 495 soldati, vennero catturati e
condotti in catene nel centro di Albenga.
Nel
1787, Thomas Jefferson, futuro Presidente degli Stati Uniti
d'America, mentre era inviato dal suo
governo a Parigi, scrisse che le entrate del Vescovo di Albenga
dovrebbero ammontare a circa 40'000 dollari.
Con
l'epoca della Rivoluzione francese e dell'espansionismo, Albenga
viene conquistata e trasformata in una loro base operativa. La città
ospita il giovane generale
Napoleone Bonaparte
che vi entra il 4 aprile 1796. I francesi creano nuovi argini per il
Centa, tra
Figura 13: Disposizione delle truppe francesi del 1795 nella piana di Albenga durante la Campagna d'Italia. - Archivio Militare - |
cciano nuove strade e impongono che i cimiteri siano fuori dai centri abitati. La Repubblica di Genova vede la sua fine nel giugno del 1797 e viene subito proclamata la Repubblica Ligure. Albenga
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