Descrizione


Vista la zona su cui operiamo non possiamo separare la forma dalla funzione, questi due aspetti del museo dovranno assecondarsi l'uno all'altro. Il museo avrà una doppia curvatura, la più interna riprende quella dell'anfiteatro, mentre la più esterna quella della collina su cui sorge. Il visitatore che percorre il vomitorium, lungo e leggermente in dislivello, oltre che illuminato solo da luce artificiale, percepisce l'accesso al museo come una luce in fondo al tunnel, visto che il museo è dotato per tutto il suo percorso da una serie di bucature nella parte alta che gli permettono di essere visto come un luogo tutt'altro che sotterraneo. Il museo è diviso nell'elevato in tre piani, con alcune zone a doppia altezza, come gran parte del percorso, e la rampa principale che dal pian terreno arriva al secondo piano. Si decide di creare una struttura ad archi interna, con archi a tutto sesto e piattabande, queste due proporzionate le une alle altre.
 



IL PIANO TERRA
Il pian terreno ospita la hall d'ingresso a doppia altezza, con i relativi servizi (ticket-office, deposito borse, wc, magazzino). Dalla hall si può accedere direttamente alla prima sala del percorso museale, o accedere al primo piano tramite scale o ascensori, dove ha sede l'auditorium per le conferenze. l tragitto espositivo passa per una serie di sale che vanno dalla preistoria alla fine dell'epoca romana. Queste sale sono proporzionate per dimensioni, e vanno sempre decrescendo pur rimanendo sempre lunghe uguali. Questo perché nella parte più antica si accumula più materiale espositivo, mentre le sale in cui si mette in mostra l'epoca romana sono divise temporalmente e permettono una più nitida esposizioni delle varie fasi della Albigaunum.
Gli ambienti sono: 
1. Preistoria
2. Oppidum
3. Repubblica 
4. Impero
5. Ricostruzione 
6. Post-Roma 





TRA PIANO TERRA E PRIMO PIANO
Il collegamento principale tra il primo e il secondo piano è una rampa, che si ispira ai percorsi del Guggenheim di New York, per il fatto che è abbastanza larga per poter essere sede di mostre, senza negare il passaggio a chi vuole proseguire il percorso. L'altra possibilità è quella di accedere al secondo piano tramite ascensori. Questa sala non è solo un passaggio tra i due piani, ma è proprio a significare un passaggio tra l'antichità romana e l'epoca contemporanea (come meglio spiegato sopra si è deciso di non creare spazi fissi d'esposizione dell'epoca moderna). 


IL PRIMO PIANO
Terminata la rampa d'accesso, passando sotto l'arco a tutto sesto del  secondo piano si arriva in un non-ambiente, uno spazio che non ha una funzione specifica, è un passaggio, un ballatoio, un luogo dove più flussi convergono, ma può essere anche un ambiente dove il visitatore può trovare un po' di sollievo, o dove può essere realizzata un'esposizione temporanea. Un vero e proprio ambiente multisfaccetato dove si rimane confusi sulla sua funzione.
Proseguendo, sulla sinistra si susseguono due ambienti che sono stati pensati per poter ospitare mostre temporanee. I due locali sono all'incirca di 68 m2 l'uno, comunicanti tra di loro creano uno spazio di circa 140 m2. Il fatto che siano comunicanti è stato pensato perché se il passaggio viene serrato, i singoli spazi possono ospitare mostre differenti.
Proseguendo il tragitto, nel corridoio principale è presente un bivio tra una scala e un disimpegno, visto come un terzo ambiente che può ospitare esposizioni temporanee, ma che si affaccia sull'esposizione romana sottostante. Da qui in avanti si alternano 3 stanze, a due delle quali non è stata definita una funzione specifica ma diverse, da una stanza dove le scolaresche in gita possano fare dei laboratori didattici (ad esempio modellando la creta, dipingendo, ecc... ), o che possano ospitare conferenze, mostre ed esposizioni. La loro area è di 85 m2 la prima e di 115 m2 la seconda. Solo la terza, di 149 m2, è dedicata interamente alla parte commerciale, con la presenza di un negozio di souvenir. A queste tre stanze si ci accede solo dal corridoi che passa per la zona a doppia altezza del percorso museale romano.
Successivamente si ritorna nella grande hall d'ingresso dalla quale si può accedere all'auditorium di 290 m2 che può ospitare circa 250 persone. Questo auditorium è pensato per dare spazio a chi vuole organizzare conferenze, ma anche per quando vengono in visita gruppi di studenti alla quale si vuole dare prima una spolverata perché possano meglio assimilare ciò che vedranno ed al termine poterli intrattenere.

Da qui si può tornare al piano terra, dalla hall, percorrendo una piccola rampa al termine della quale si incontra una di scalinata o due ascensori. 


SCALA DAL PRIMO AL SECONDO PIANO
Dislivello = 3,15 m
Si decide di imporre un'alzata di 15 cm cioè di avere 21 alzate, divise in due rampe, con un pianerottolo intermedio. La dimensione della pedata sarà di 32 cm per 28 pedate.

IL SECONDO PIANO
Il secondo piano ha una funzione strettamente legate al funzionamento globale dell'intero museo, qua sono presenti gli uffici, una sala riunioni, una biblioteca, un deposito, la stanza server dove controllare il funzionamento globale dell'edificio. E' una zona dove il visitatore comune non può accedere. Si ci accedere tramite una scala o tramite ascensore.


SCALA DAL SECONDO AL TERZO PIANO
Dislivello = 3,60 metri
Si decide di imporre un'alzata per un edificio pubblico, di 15 cm, con 24 alzate, separate da un pianerottolo. La dimensione della pedata è di 32 cm. Si verifica con la formula empirica: 

2 * a + p = 2 * 15 + 32 = 62
La scala risulta avere 22 pedate più un pianerottolo intermedio, per una lunghezza totale di 820 cm 











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