Nel
X secolo a seguito della sconfitta dei Franchi
da parte di Berengario
II,
Albenga entrerà insieme a Ventimiglia nella Marca
Arduinica
mantenendo il suo stato
di capoluogo, assegnata al Marchese
Arduino III Glabrione.
Il comitato di Albenga viene retto sino al 1091 da Adelaide
di Susa
che aveva in città una sua corte regia. In questo periodo si aprono
nuove vie commerciali che collegano Albenga al Nord Italia, tramite
la Val Tanaro.
Alto Medioevo
La
fine definitiva dell'epoca Romana si ha con Rotari,
che nel 641 conquista la Liguria dando avvio all'epoca di dominazione
longobarda. Albenga viene messa al sacco ma riesce a mantenere
intatte le mura. In questo periodo viene ridotta al rango di vicus.
A seguito della caduta del regno longobardo del 774, Albenga
e la Liguria entrano a far parte del Regno
dei Franchi.
La zona degli Ingauni diventa contado con un territorio che va da
Sanremo a Finale Ligure e di cui Albenga è capoluogo. Sotto Carlo
Magno
entra a far parte del ducato dei Litora
Maris,
partecipando alla rinascita carolingia. In un inno di Paolino
di Aquileia
viene nominato Herica
conte di Albenga,
nonché duca del Friuli e paladino di Carlo
Magno.
È questo il periodo in cui la città si comincia a chiamare
Albìnganum.
Dal 836 la Liguria si trova sotto la continua minaccia dei saraceni.
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